Il silicone è un nostro fedele amico, ci aiuta quasi in tutte le stanze di casa ed anche all’aperto. Le sue caratteristiche lo rendono utile per mille usi, trasparente, bianco, colorato, antimuffa, impermeabile, deformabile e chi più ne ha più ne metta. C’è solo un caso in cui ci chiediamo se era proprio indispensabile utilizzarlo e cioè quando dobbiamo toglierlo, il silicone infatti su alcune superfici fa veramente fatica a venire via. Fin quando il supporto sul quale lo abbiamo applicato è liscio e senza ostacoli non abbiamo problemi ma se si presenta un vetro ruvido per esempio, probabilmente dovremo accettare di convivere con una piccola macchia che non andrà via.
Per iniziare la fase di rimozione asportiamo il grosso aiutandoci con le mani o con un taglierino, successivamente muniamoci di un raschietto per vetri che troviamo presso qualsiasi ferramenta a massimo 2 euro. A questo punto mi auguro che sia rimasto ben poco ma se così non dovesse bastare allora abbiamo bisogno prima di provare con acetone puro (quello professionale e non profumato per intenderci) e successivamente di comprare uno dei prodotti che ci aiutano nella rimozione del silicone provando a sciogliere parte di esso.
Come vi dicevo pocanzi se la superfice è tenace probabilmente non riuscirete a toglierlo completamente, la cosa fondamentale da ricordare è che il silicone in superfice deve servirvi per asportare anche quello di dietro, cioè se provato solo con le mani dovreste riuscire a togliere tutto se invece avete già tagliato tutto sarà rimasta solo una sottilissima patina difficile da portare via.
Desistete assolutamente dall’utilizzare fiamme, peggiorerebbero la cosa.
Come ultimo step, dotatevi di uno straccio con parte abrasiva (quelli utilizzati per i piatti) applicate detersivo per piatti puro, lasciate agire per qualche minuto e strofinate energicamente (senza esagerare).
La situazione a questo punto dovrebbe almeno essere migliorata se non risolta del tutto.